A volte la mente ed il cuore ti portano in posti e momenti che vorresti evitare... e per un impprovviso collegamento di pensieri ti ritrovi lì in quella camera, quel pomeriggio di marzo... nel momento in cui hai capito come la nascita e la morte si somiglino tanto e siano un cerchio che si chiude.. il respiro veloce, la penombra, la mano da stringere... questa volta ce l'hai fatta a lasciarti andare alla morte che ti ha portato via da una vita che ormai da anni era sofferenza pura, per te e per noi... ma nel momento esatto in cui il tuo respiro è cessato ho desiderato vederti di nuovo lì su quella sedia, con i tuoi discorsi sfasati da una demenza senile senza pietà, con la tua fatica di muoverti ma di non arrenderti mai.. te ne sei andato dolcemente in un quarto d'ora, chiudendo gli occhi e affievolendo il respiro.. spero tu abbia sentito la mia mano che non ti lasciava..
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