martedì 31 dicembre 2013

Buon Anno! - Happy New Year!

Ci riproviamo? Riproviamoci Auguro a tutti voi un sereno 2014.. perchè per me la serenità è la cosa più importante se si è sereni si riesce ad affrontare problemi ed avversità e gustare i momento felici!! Un'idea figlia del web.. vista la foto su Facebook di una bakery di Lecco, chiesto il gusto, cercato ricette in rete, non ho trovato niente che mi soddisfacesse, ho preso una ricetta di vanilla capcakes e ho aggiunto a mio piacimento chiodi di garofano in polvere, noce moscata e cannella. Vanilla e spices cupcakes with light green buttercream frosting
Vanilla Cupcakes: 115 g di burro a temperatura ambiente 130 g di zucchero semolato 3 uova (grandi, come al solito) 1 teaspoon di estrato di vaniglia 1/8 di teaspoon di chiodi di garofano macinati 1/4 di teaspoon di cannella in polvere iuna grattugiata di noce moscata la buccia grattugiata di un'arancia 195 g di farina 00 1 1/2 teaspoons di polvere lievitante ( io uso un lievito non aromatizzato alla vanillina, della Lidl per non fare nomi) 1/4 teaspoon sale 60 ml di latte (mi sono dimenticata di metterli ma i cupcakes erano buoni ugalmente) Buttercream Frosting: 230 g di zucchero a velo setacciato 113 g di burro a temperatura ambiente 2 tablespoons di succo di arancia appena spremuto 2 tablespoons di panna da montare colorante alimentare azzurro, metterne pochissimo alla volta per ottenere la nuance di verde (vagamente Tiffany) desiderata, il giallino del burro con l'azzurro daranno il verde! la ricetta viene da qui, io ho aggiunto le spezie Read more: http://www.joyofbaking.com/VanillaCupcakes.html#ixzz2oy7pnSD3

lunedì 29 luglio 2013

Rainbow cake!

Mesi di assenza.. Imperdonabili.... Cambiamenti imposti... Umore nero e distruttivo.... Non ho smesso di cucinare.. Quello, il cucinare, è la mia ancora di salvezza, il mio sfogo, il relax... il giorno che smetterò i miei familiari dovranno preoccuparsi seriamente.. Per tornare e sperare e trovare del buono in un cambiamento di cui avrei fatto volentieri a meno... Cosa c'è di meglio di un arcobaleno? Rainbow cake. Ingredienti: 330 g di farina 4 cucchiaini di lievito in polvere 225 g di burro 525 g di zucchero 1 pizzico di sale 5 albumi d'uovo 2 cucchiaini di estratto di vaniglia 360 ml di latte Coloranti in gel: viola, azzurro, verde, giallo, arancione e rosso. Per il frosting 454 g di Philadelphia (o simili) 1 cucchiaino di estratto di vaniglia 115 g di zucchero a velo 360 ml di panna da montare Mescolare gli ingredienti secchi, farina, sale e lievito, in una ciotola. Nella ciotola della planetaria mettere la zucchero e il burro molto morbido, con la frusta montare finchè sarà sofficie e gonfio. Unire gli albumi uno alla volta, incorporando bene prima di unire il successivo.unire l'estratto di vaniglia. A questo punto unire alternando il latte e la farina, terminando con la farina. Dividere l'impasto in 6 ciotole e colorare ognuna con uno dei 6 colori. Cuocere in una teglia imburrata 15 minuti a 160°, un colore alla volta. Questa dose è indicata per una teglia da 22 cm di diametro, io ne ho fatto una dose e mezzo per una teglia da 26 cm, mi sarebbero piacuti un po' più alti gli strati, se la pensate come me per uan taglia da 26 io farei due dosi. Quando tutti e sei gli astrati saranno freddi preparate il frosting e componete il dolce mettendo del frosting fra ogni disco e glassando anche l'esterno. Ho letto di frosting all'italiana con di tutto e di più, io fedele all'origine della torta ho usato una ricetta di Joy of baking. Sempre nella ciotola della planetaria (ma potete anche usare una ciotola qualsiasi e delle fruste elettriche a mano)mettete il Philadelphia e lo zucchero e lavorate fnhe non saranno ben amalgamati, unite l'estratto di vaniglia e poi la panna. Montate finchè non avrà una consistenza tale da essere spalmata senza che cada giù (sono stata chiarissima eh aaahahahahaaa!!), dovrebbe essere anche lavorabile con la sac a poche.

domenica 14 aprile 2013

Spiderman

Mi hanno chiesto Spiderman, ho cercato in rete e fra le tante ho scelto lei, è stato divertente, non troppo faticoso, ci sono dei margini di miglioramento, soprattutto su lui.

 Un semplice pan di spagna con crema chantilly, bagna analcolica al maraschino, stuccatura con ganache al cioccolato bianco, decorazioni in pasta di zucchero al miele.

Vi lascio alle immagini.







lunedì 8 aprile 2013

Pesce d'aprile

Cos'è che state dicendo??
Il primo aprile era una settimana fa?
e allora?
è un pesce questo?



è aprile oggi?
e allora questo è un pesce d'aprile!!!

Questa ricetta fa parte della mia educazione gastronomica, quando cominciai a scoprire che c'era altro rispetto a quello che cucinava mia mamma, me l'ha insegno quando avevo all'incirca 15 anni mia zia (al momento ex moglie di mio zio il fratello piccolo di mio padre). Gianna è siciliana, venuta a studiare a Pisa e finita a Grosseto per amore, e là rimasta anche quando il suo matrimonio è finito. Con Gianna ho imparato a guardare oltre la cucina di casa mia e molti dei piatti che mi ha insegnato sono diventati in pianta stabile piatti della mia cucina.

E questo piatto che a me piace molto era finito nel dimenticatoio solo perchè ho due figli grandi "smorbi" (dal milanese=difficili nei gusti alimentari, mi piace così tanto questa parola che l'ho adottata da un'amica coquinaria)... nell'ultimo numero di Sale & pepe Kids c'era "il pesce d'aprile", un po' modificata rispetto alla mia ricetta, così ho deciso di preparare la mia versione nella speranza che al mio piccolo mangiatutto piacesse..
E' con questa ricetta che Gianna mi aveva insegnato a fare la maionese in una ciotola a mano emulsionando piano tuorli, olio e succo di limone.. da tanti anni ormai non faccio più la maionese così ma per me quello rimane il sapore della maionese fatta in casa e devo dire che sabato mettendo un po' più di olio d'oliva e di limone del solito il sapore era molto simile!

Pesce finto

Ingredienti: (questa è una ricetta spannometrica, le dosi sono assolutamente ad occhio)

Patate 6 o 7 o 8 medie
Tonno sottolio 160 g sgocciolato (era una scatoletta più grande del normale)
maionese rigorosamente home made
carote, sedano, ma se vi piacciono anche ravanelli, e un'oliva per decorare.

Lessare le patate, sbucciarle e schiacciarle con lo schiacciapatate e lasciarle intiepidire.
Preparare la maionese, frullare il tonno con qualche cucchiaio di maionese unire alle patate, insieme a un'altra po' di maionese ed impastare per amalgamare bene il tutto. L'impasto deve rimanere ben sodo. Assaggiare e se del caso aggiustare di sale
Versare nel piatto e con le mani...assolutamente con le mani, non pensate di metterlo in uno stampo a forma di pesce .. date la forma del pesceche preferite.. in non riesco a farlo in un altro modo se non questo .. perchè così ho imparato a farlo e certe cose si imprimono in maniera indelebile in noi e così saranno per sempre!
Ricoprire il pesce di maionese e decorare formando le scaglie.. e attenzione al verso.. o se avete un marito attento ai particolari scientifici come Lui.. preparatevi ad essere messa in croce per aver  messo le scaglie al contrario!!
Questo è un piatto frugale che spero piacerà alla mia amica Pamela della Vita frugale.

Ah al Bimbo, che mi ha aiutata nella decorazione èpiaciuto molto!


domenica 7 aprile 2013

Sunday breakfast - Home made exotic granola

Vi capita mai di volere fare qualcosa comprare tutto il necessario e poi i mesi passano e prima che il materiale scada lo utilizzate per  qualcos'altro.. poi lo ricomprate ... e i mesi passano.. eh si che sembra una preparazione semplice .. e veloce...

Poi una domenica mattina in cui gli impegni filiali vi buttano giù dal letto alle 7.. e fuori di casa alle 7.30.. tornati a casa siete pieni di energia, forse dovrei sempre alzarmi presto e uscire subito di casa ve l'ho già detto no che mo carica di energia essere fuori quando il mondo dorme, adesso poi che fa giorno presto..
Bene in una domenica come questa con il sole che finalmente splende dopo settimane di pioggia vi mettete all'opera ed ecco che in poco più di mezzora avete pronto il granola (muesli croccante) che vi aspettera in dispensa per molte mattine.

E dopo aver letto ricette su ricette per mesi ecco che apri il pc digiti su google granola etc.. e fai la prima ricetta che trovi e che non avevi mai letto prima!

Home made exotic granola

4 tazze di fiocchi d'avena classici
1/2 tazza di mandorle in lamelle (ma anche mista mandorle noci, nocciole, arachidi non salate e se vogliamo farlo con il sentore di Sicilia in una perfetta commistione nord-sud pistacchi)
1/2 tazza di zucchero di canna Dulcita del commercio equo
1/2 cucchiaio di scorza d'arancia grattugiata
1/2 cucchiaino di cannella in polvere
1/4 di cucchiaino di noce moscata grattugiata
1/4 di tazza di burro (65 g)
3 cucchiai di sciroppo d'acero*
1/2 tazza di frutta disidratata (io ho messo un misto papaya, melone e ananas che vagava in dispensa da un po' e dell'uvetta ma anche qui infinite possibilità mettete quella che più vi piace così avrete il vostro granola personalizzato)
1/2 tazza di cocco grattugiato tostato (lo tostiamo noi)

*.. ma io non l'avevo e non perchè in casa mia non si usi.. ma perchè appena lo compro finisce!!! così ho messo 1 cucchiaio di miele di castagno, 1 di miele millefiori di Maremma e 1 di malto di riso.. il miele di castagno ha lasciato un po' di amarotico di sottofondo

Dunque in una grande ciotola mettiamo i fiocchi di avena,lo zucchero, la frutta secca, la cannella, la noce moscata e la scorza dell'arancia. e mescolate bene.
Sciogliete in microonde il burro con lo sciroppo d'acero (o il miele).
Unite nella ciotola grande e mescolate fino a che tutto il composto sarà ugualmente umido.
Stendete in una teglia ricoperta di carta forno e mettete in forno a 180° per una 20ina di minuti   (io li ho tenuti 15 minuti).
Stendete in una teglia, sempre con la carta forno, il cocco.
Dopo i 15/20 minuti che dicevamo sopra tirate fuori dal forno la teglia con il granola e rigirate il composto, sarà morbido: va bene così!
Rimettete in forno  per altri 15 minuti o comunque fino a quando i fiochci saranno dorati. Tirate fuori la teglia e lasciate raffreddare.
Mettete la teglia con il cocco nel forno e spegnetelo, tiratelo fuori dopo 2 o 3 minuti altrimenti si brucerà. (La prima teglia l'ho buttata!)

Fermi là cosa state facendo.. vi vedo vi siete accorti che il granola si sta  raffreddando e stavate per girarlo... se volete quei gustosi grumetti di cereali che si trovano nei muesli croccanti comprati non fatelo se lo fate, come ho fatto io otterete un ottimo muesli croccante con i fiocchi ben separati.



Bene una volta che il granola sarà freddo spezzettatelo e
Unite il cocco tostato e la frutta essiccata prescelta, mescolate bene e mettete in un barattolo.

Ecco la nostra sunday breakfast: yogurt, home made granola e fragole fresche!

la mia


e quella del bimbo..




e per Lui!

sabato 6 aprile 2013

Aspettando la primavera - Strawberry cupcakes with strawberry buttercream

Cosa c'è di più primaverile delle fragole?
Del loro colore, del loro sapore, del colore che danno alle preparazioni in cui vengono utilizzate?

.. e se il tempo fuori è tuttaltro che primaverile.. portiamoci la primavera in casa da sole..


Vederli, desiderare di farli e farli è stato un attimo e se chi li ha pubblicati su Fb si rifiuta di darti la ricetta basta googlerare e la ricetta di Martha Stewart è pronta.. i grandi non hanno problemi a condividere ...


  • http://lamelastregata-criss.blogspot.it/2 tazze e 3/4  di farina
  • 1/2 tazza di farina per dolci non autolievitante (io ho fatto tre quarti della mezza tazza di farina e un quarto frumina)
  • 1 cucchiaio di lievito in polvere
  • 1 cucchiaino di sale
  • 250 g di burro morbido
  • 2 tazze e 1/4di zuccero
  • 3 uova (grandi dicono sempre le ricette americane perchè si sa che in America è tutto grande, ma io uso quelle della mia contadina e tutto ciò che ho fatto finora è venuto benissimo
  • 1 albume (sempre di uovo grande)
  • 1 tazza di latte intero (io avevo lo scremato e quello ho usato)
  • 1 cucchiaino e 1/2 di estratto di vaniglia (prima o poi vi spiego come farlo)
  • 2 tazze di fragole tritate
Nella planetaria montare il burro con lo zucchero fino a che non sia soffice e spumoso, unire le uova uno alla volta, anche l'albume.
In una ciotola unire tutti gli ingredienti secchi e in un'altra quelli umidi.
Cominciare ad unirli alternandoli e finendoli in contemporanea.

Versare negli stampi da muffin (io ho una teglia multiforme da 12 muffin) in cui avrete messo dei pirottini.
Cuocere in forno a 180° per una 20ina di minuti, come dico sempre la cottura varia da forno a forno.



Con questa dose io ho fatto 39 cupcakes.. Martha l'aveva scritto che era una dose da 34 ma io non c'ho voluto credere e comunque io non ho problemi a cucinare con le ricette in cups ma a dividere le dosi dimezzando 2 3/4 cups qualche problema ce l'ho!!!

Bene passiamo a preparare il nostro frosting.
  • 4 albumi di uova (grandi come al solito) a temperatura ambiente
  • 1 tazza  e 1/4 di zucchero
  • 375 g di zucchero morbido tagliato in pezzetti piccoli
  • 1 tazza e 1/2 di fragole fresche in purea
Montare gli album con lo zucchero a bagnomaria fino a quando lo zucchero sarà sciolto e la temperatura sul termometro segnerà  71° C (Martha parla di 160 gradi immagino Fahrenheit ed io ho fatto la conversione).

Togliere dal bagnomaria e mettere in planetaria, montare a media velocità per 5 minuti, aumentate la velocità a medio alta e montate finchè gli albumi saranno ben montati e formeranno dei picchi lucidi. A questo punto abbassare la velocità e aggiungere il burro un pezzetto alla volta montando bene dopo ogni aggiunta.
Con la velocità al minimo aggiungere il purè di fragole e montare fino a quando non sarà ben liscio.
Utilizzare subito.
Io ho fatto dei pasticci... il mio termometro è rotto e non ho montato gli albumi fino a 71 °, ernao a malapena tiepidi quando li ho tolti dal bagnomaria, così non essendo stabili quando ho incominciato ad unire il burro si sono smontati ed ho temuto di dover buttare tutto..ma all'improvviso si è addensato e ..alla fine era squisito e soffice.

Martha dice che si può conservare in frigo per 2 o 3 giorni, al momento di usarlo portarlo a temperatura ambiente e poi montarlo a bassa velocità fino a che sarà di nuovo liscio.

Comunque come dice Martha "con il loro grazioso frosting rosa questi cupcakes porteranno il sorriso sul viso di chiunque"


mercoledì 27 marzo 2013

Biscotti ai cereali e nocciole


Sabato avevo organizzato un pomeriggio di decorazione biscotti con gli amichetti del bimbo a tema Pasqua.
La mattina mi alzo con ancora i biscotti da fare, da un mesetto un dolore fra collo, spalla, braccio e mano destra mi tormenta e m rende molto meno produttiva o per meglio dire attiva, insomma dicevo, mi alzo e dovevo ancora fare 'sti biscotti, vado a cercare la farina 00 e non la trovo... allora mi dico: perchè fare sempre gli stessi biscotti di frolla classica? Ho un sacco di farine di vari cereali, comprati in azienda agricola, perchè non fare dei biscotti di frolla ai cereali? Detto fatto.

Qua sono piaciuti molto e anche gli altri bambini che poi si sono portati a casa il frutto delle loro fatiche hanno detto che erano proprio buoni

Se ci riesco (devo scaricare le foto dal cellulare che non si connette più alla rete) vi faro vedere "le opere d'arte" dei piccoli pasticceri.
Intanto eccovi la ricetta dei biscotti inventata lì per lì

Biscotti ai cereali e nocciole


Ingredienti:
400 g di burro
90 g di zucchero semolato
90 g di zucchero di canna (Dulcita del commercio equo)
400 g di farina di grano tenero tipo 2
100 g di farina di avena integrale
100 g di farina di orzo integrale
100 g d farina di riso
100 g di nocciole in polvere
3 uova
la buccia grattugiata di un'arancia
2 cucchiaini di estratto di vaniglia
1 cucchiaino di bicarbonato di sodio

 Ho montato il burro con i due tipi di zucchero, poi ho unito le uova una alla volta, la buccia dell'arancia e l'estratto alcolico di vaniglia
In una ciotola ho pesato e mescolato tutte le farine e il bicarbonato e ho iniziato ad unirle alla crema di burro e zucchero.
Terminato di unirle ho preso l'impasto ottenuto ho formato un panetto piuttosto schiacciato e l'ho messo in frigo per un oretta.
Ho steso ho tagliato con le formine pasquali.. e un pesciolino pronto per il primo aprile!
Cotto in forno già caldo a 200° per 7/8 minuti, non devono colorirsi troppo.

Quelli in foto non sono glassati... i miei piccoli pasticceri avevano creato degli ammassi di royal icing sui biscotti da iperglicemia!!!!

giovedì 21 marzo 2013

Chicken and dumplings



  Per scaldare queste sere di quasi primavera.. in cui il Generale Inverno sembra non avere intenzione di andarsene.. mi sono messa a sfogliare la mia bibbia sulla cucina statunitense (Buon appetito America di Laurel Evans)
e ho trovato questa zuppa che non essendo di verdure speravo avrebbe mesos d'accordo tutti i miei familiari.. invece come al solito ce la siamo mangiata in tre: io, Lui ed il Bimbo!

A me è piaciuta molto ed anche a loro.

La rifarò anche se i due aspiranti chef non la mangiano, tanto sanno cucinare e si arrangiano a fare altro.

Queste sotto sono le dosi originale della Evans, io ne ho fatta metà, ho fatto parte dei dumplings più piccoli (la prossima volta li farò tutti più piccoli), non ho messo il prezzemolo (mi sono proprio dimenticata) e ho fatto cuocere meno in tutte le varie fasi per mancanza di tempo... era ottima ugualmente!

Chicken and dumplings



Per la zuppa
Ingredienti:
un pollo grande di circa 2 kg
3 carote
3 coste di sedano
una cipolla
50 g di burro
50 g di farina
60 ml di latte intero
una foglia di alloro
100 g di piselli surgelati
un cucchiaino di timo tritato
sale
(prezzemolo tritato 3 cucchiai)

Per i dumplings
260 g di farina
un cucchiaio di lievito in polvere
un cucchiaino di sale
230 ml di latte intero, tiepido
40 g di burro fuso

Preparate il brodo con  1 carota, 1 costa di sedano, 1/2 cipolla, tagliateli a pezzeti e mettete in una pentola capiente con il pollo coprendo a filo con l'acqua. Portare a bollore, salaree far bollire per un'oretta, o per 20/25 minuti in pentola a presione.
Tirate fuori il pollo e lasciatelo raffreddare, quando riuscite e maneggiarlo senza scottarvi, sfilacciate la carne con le mani e gettate ossa e pelle. Mettete da parte


Per la zuppa tagliare a dadini la mezza cipolla rimasta, 2 carote e 2 coste di sedano.
Fate fondere il burro e rosolateci le verdure fino a quando sono tenere (7 minuti circa). Unite la farina mescolate poi unite il brodo (1 l), il latte, il timo, la foglia di alloro. Coprite e sobbollite per 30 minuti, io non avevo tempo e ho fatto andare per 15 minuti a dire tanto.

Preparate i dumplings.
Mescolate farina, lievito e sale. Mescolate il latte tiepido e burro fuso, Unite il composto ai solidi e mescolare finche il composto non sarà liscio.

Unite alla zuppa la carne di pollo, i piselli e il prezzemolo, aggiustare di sale e pepe.

Con il cuccchiaio formate  delle palline di 3-4 cm di diametro per fare i dumplings e farli scivolare nella zuppa . Non farli troppi o si attaccheranno fra loro.(consiglio della Evans)

Mettete la fiamma al minimo e cuocete fino al raddoppio dei dumplings (15-18 min)



martedì 19 marzo 2013

San Giuseppe e le frittelle.

L'aver trascorso quasi tutta la mia vita adulta in Veneto mi ha quasi totalmente venetizzata..ma il DNA quello non si può cambiare e quindi ilmio nucleo più profondo rimane assolutamente toscano.
 E ci sono delle cose toscane che mi mancano ancora dopo 24 anni di vita veneziana, come i carciofi e le fave fresche a primavera,che qua non sono mai così fresche come erano in Maremma quando il contadino le coglieva dal campo e ce le vendeva, o le spiaggie selvagge con le dune e la pineta alle spalle, o il prosciutto il nostro meraviglioso prusciutto sapido e pepato, o la campagna così vicina alla città e infinitamente più rustica dei campi pettinati e (piatti) della pianura Padana, e mentre i dolci natalizi non mi mancano molto ci sono due dolci primaverili di cui non so proprio fare a meno: le frittelle di San Giuseppe e la schiaccia di Pasqua, una sorta di dolce rustico aromatizzato all'anice.
Ma oggi è San Giuseppe e allora vai con le frittelle di riso!!

 
 

 Hanno una storia travagliata le frittelle di riso a casa nostra, ogni anno provavamo una ricetta diversa ma i ruisultati erano sempre deludenti e finivamo quasi sempre per comprarne qualcuna in pasticceria.. diciamolo la mia mamma non andava molto d'accordo con i dolci, è migliorata in vecchiaia adesso ogni tanto prepara qualche dolce ma sempre gli stessi eh..
Comunque quando orami 12 anni e mezzo fa finisco sulla allora neo-nata Coquinaria al primo San Giuseppe chiedo la ricetta per fare le frittelle di riso e miracolo faccio le mie prime meravigliose frittelle di riso più che mangiabili, divine; tutto merito della nonna Lina, la nonna della Ross, la mamma di Coquinaria
 ed allora eccovi la ricetta direttamente dagli archivi coquinari

LE FRITTELLE DI RISO DELLA NONNA LINA di Rossanina


G. 160 riso da minestre
G. 150 farina
G. 120 di zucchero semolato più quello per la decorazione esterna
G. 20 lievito di birra
3/4 di litro di latte
1 uovo intero
un pizzico di sale
scorza di un limone

Cuocere molto bene il riso in abbondante acqua diluita con il latte a cui avrete aggiunto il sale, due cucchiai di zucchero e la scorza del limone.
Quando il sarà ben cotto, scolarlo bene e lasciarlo intiepidire. Togliere la scorza di limone.
In una terrina capiente aggiungere al riso l'uovo sbattuto in cui avrete sfatto il lievito, lo zucchero rimasto e la farina.
Amalgamare.
Lasciare riposare per circa due ore in luogo tiepido.

Friggere in abbondante olio caldo, far scolare su carta assorbente e passare nello zucchero.

Si può aggiungere, se piace altra scorza di limone grattugiata dentro l'impasto.


 Ah voi non legate alla tradizione toscana potete farle qualsiasi giorno dell'anno perchè sono buonissime, sempre se amate i dolci con il riso!


venerdì 15 marzo 2013

I chocolate chip cookies per "Una ricetta insieme a Maffo"

Per ricordare Serena insieme a tante amiche
una ricetta dal suo blog

Qua tutti si ricordano di te e hanno gradito molto questi "tuoi" biscotti infornati sabato sera e di cui martedì mattina restava solo quest'ultimo esemplare che è finito nella cartella del Bimbo per la merenda di scuola scandita da un calendario settimanale per cui tutti i bimbi portano la stessa cosa nello stesso giorno (mi sarò spiegata?) ma martedì Samuele aveva qualcosa in più: un cookie che profumava d'amore, di ricordo e anche un po' di lacrime per questa tua prematura partenza che ci ha lasciati tutti doloranti  e tristemente increduli...

Riporto la ricetta

per circa 28 biscotti grandi

225 gr burro morbido
150 gr zucchero semolato
150 gr zucchero di canna
2 uova grandi
420 gr farina 00
1 cucchiaino (raso) di bicarbonato di sodio
una punta di cucchiaino di sale
2 cucchiaini di estratto di vaniglia (oppure una bacca)
250 gr gocce di cioccolato fondente o al latte
150 gr nocciole tostate tritate

Preriscaldare il forno a 180°.
Lavorare il burro con i due tipi di zucchero finchè non diventa una crema spumosa.
Aggiungere un uovo alla volta amalgamando bene finchè non è omogeneo prima di aggiungere il successivo (se le uova sono piccole, allora sono 3).
Aggiungere anche la vaniglia.
In un'altra ciotola mescolare insieme la farina, il bicarbonato e sale setacciati.
Aggiungere gli ingredienti secchi al composto di burro e uova e amalgamare.
Aggiungere le gocce di cioccolato (e le nocciole).
Foderare delle teglie basse con carta forno e versare l'impasto (deve essere morbido ma maneggevole) in piccole palline (crca un cucchiaio abbondante) bene distanziate poichè cuocendo si allargano molto.
Infornare e far cuocere per almeno 20 minuti, finchè il bordo è dorato e il centro morbido.
Sfornare e far raffreddare completamente prima di maneggiarli.
Io ho usato tre teglie e ne ho infornato una alla volta; quelle con i biscotti ancora crudi le ho lasciate fuori dal frigo senza problemi.



Anche io come Maffo non ho messo le nocciole (se le avessi avute avrei messo delle noci pecan ma non le avevo!)
Ho  usato il porzionatore da gelto per fare i cookies e me ne sono venuti 25.

Ciao Maffo!




giovedì 14 marzo 2013

Timbriamo? - Biscotti col timbro al limone e farina di mais

Solo io riesco ad entrare da Maison du monde e comprare solo e ancora cose da cucina!!!
Si chiama caccavellite o caccavello mania, come spiegano bene le mie amiche di Coquinaria.
Il bottino di ieri era composto da un bellissimo timbrone di legno con tre faccie intercambiabili di plastica fuxsia, 150 pirottini da cup cakes nelle variazioni del fuxsia e una tazza rosa chiaro con polka dots e fiori, per l'appagamento della mia nuova passione per il rosa!
Peccato solo che le scritte siano in francese, perchè si sa che io sono anglo-maniaca, ma dall'altronde alla Maison du monde, che cosa posso trovare??


Il timbro è stato subito sperimentato con una ricetta del libro "Piccole dolcezze da regalare e regalarsi" di Sigrid Verbert - Sale & Pepe collection


Biscotti al limone e polenta.


Ingredienti:
300 g di farina (io 150 di 00 e 150 di tipo 2 dell'Azienda agricola "Le barbarighe")
200 g di burro
150g di farina di mais (nel dubbio io ho usato il fioretto)
150 g di zucchero
4 tuorli (io 2 tuorli e 1 uovo intero, perchè avevo solo 3 uova)
la buccia grattugiata di 2 limoni
una presa di sale (io ho messo 1/2 cucchiaino di sale Maldon perchè volevo che si sentisse)
Procedimento
Mescolare il burro con lo zucchero e la buccia di limone fino ad avere una crema soffice e chiara, unire le uova uno alla volta poi il mix di farine con il sale.
Riporre in frigo per almeno mezzora.
Stendere ad un altezza di 1/2 cm.
Infornare in forno già caldo a 180° per una 10 di minuti, io lo sapete vado ad occhio e a naso, le cose quando sono cotte hanno il profumo del piatto compiuto, è tutta questione di esperienza, credetemi, la prima volta che lo sentito dire non ci credevo.. poi con gli anni ho verificato che è proprio vero!

La ricetta diceva che era per una dose da 50 biscotti, io dovendo farli grandi abbastanza da poterli timbrare, ne ho fatti poco più di una ventina.


Che dire: soddisfattissima del timbro, un po' meno della ricetta,  ho trovato i biscotti un po' troppo duri, è anche vero che perchè la scritta del timbro non si deformi serve un impasto solido che non gonfi in cottura... farò presto altre prove, perchè il mio timbro fuxsia mi piace troppo!



giovedì 7 marzo 2013

Io sto con i canguri - Australian dumper bread di Lorraine Pascale



Anche oggi non c'è pane....ufff... aspetta ma nella nuova serie Lorraine (Pascale, ma ormai ci diamo del tu, ahahaha) preparava un pane rapido con il livito chimico...
Sloggio il sedicenne dalla tv mi ripesco l'episodio giusto e trovo Lorraine che prepara questo pane australiano, di cui nella fretta di scrivere e fare per avere un po' di pane per la cena non afferro nemmeno bene il nome, stamattina scatta la ricerca e scopro che si tratta del damper bush un pane preparato dai pioneri nel bush (la prateria australiana), un pane fatto di pochi ingredienti, rapido da fare e cuocere che viene cotto direttamente sulle braci nella buca usata per arrostire anche la carne.. una amica coquinaria emigrata in Australia, credo una 30ina di anni fa, suggerisce di mettere nel forno qualche rametto di eucaliptus per profumare il pane.
Leggo su expatclic.com
"Damper
E’ una sorta di pane che veniva fatto dagli allevatori (stockmen) che si occupavano di seguire il bestiame nelle immense tenute australiane. Ancora oggi è legato un po’ alla figura dei cowboys o dei pionieri che si inoltravano nel bush. Non credo che adesso si faccia poi così spesso, la sua magia comunque rimane perchè ha la particolarità di essere fatto da ingredienti semplici e cotto al fuoco vivo del carbone, richiamando vecchi sapori di un tempo.Quindi per prepararlo sono necessari, oltre alla brace:farina, sale e lievito; aggiungere acqua o latte sino ad ottenere una pasta abbastanza consistente. Quindi, creata la forma di una pagnotta con tanto di croce, la si avvolge nella carta stagnola e la si fa cuocere tra le braci per un’ora. E’ possibile aggiungere nell’impasto anche uvetta o datteri.Quindi, quando ancora è caldo, si taglia in fette e si mangia ricoperto con della melassa, miele o marmellata."

Io ho seguito la ricetta di Lorraine Pascale dal suo nuovo programma  Lorraine's Fast, Fresh and Easy Food



Aussie olive dumper bread
ovvero Pane dumper all'olio di oliva e olive

450 g di farina con lievito (la trovate in tutti i super, ormai)
1/2 cuccchiano di sale
1 cucchiaio di olio extra vergine d'oliva
rosmarino tritato
75 g di olive verdi tritate.
250 ml di acqua tiepida

In una ciotola impastare la farina con il sale, l'olio e l'acqua. Unire il rosmarino. Trasferire sul tavolo e impastare brevemente fino ad avere un impasto ben amalgamato, appiattire mettere al centro le olive tritate e ben asciugate (mi raccomando che siano ben asciutte!!! e parlo per esperienza..) impastare per amalgamare le olive al pane.
Formare una pagnottina rotonda, con il manico di un mestolo premere sul pane creando il segno degli spicchi 4 volte, otterrete un pane con 8 spicchi pre-formati.
Infornate per 30 minuti a 200°.
Otterete un pane soffice con una crosta croccante, simile al soda bread irlandese... non aspettatevi un pane classico italiano.. magari con pasta madre...però a noi è piaciuto, perfetto nelle emergenze, magari per stupire ospiti inaspettati.



La prossima volta che accendiamo il bbq, tiro fuori il mio boomerang originale australiano, dono di un amico coquinario, mi trasformo in cow-boy australiano e provo a cuocere il pane sotto le braci .. magari dopo aver potato qualche eucaliptus dei dintorni!!!!

mercoledì 6 marzo 2013

Il fiore d'inverno.

E' il radicchio tardivo trevisano, un 'autentico dono della stagione più fredda splendido nella sua veste scarlatta, regale oserei dire.


Il ridente paesino che mi ospita pur essendo in provincia di Venezia è al confine con le terre trevigiane, fa parte della Stada del radicchio e anche nei suoi campi si coltiva il prezioso vegetale.

La coltivazione del radicchio avviene in varie fasi definite dal protocollo per la coltivazione del Radicchio Tardivo per potersi fregiare dell' I.G.P.
Fondamentale per la colorazione è la mancanza di luce per inibire i processo di fotosintesi e quindi la presenza di clorofilla così le foglie intensificheranno il colore rosse perdendo completamente quello verde.
Dopo una fase di preforzatura arriva la forzatura vera e propria dove i cespi sempre legati vengono immersi in acqua di falda perchè si sviluppi il germoglio che sarà il cespo di tardivo messo in vendita. 
Qui troverete le spiegazioni dettagliate


Un piatto classicissimo con il radicchio è l'insalata con la salsa alle acciughe, era molto amato da mio suocero, con non c'è più da tanto, e in sua memoria non manca praticamente mai sulla nostra tavola natalizia.
Ma poi lo mangiamo spesso, per tutto l'inverno.

Gli ingredienti della salsa sono 3, acciughe dissalate, olio e aceto.


Con una forchetta si schiacciano le acciughe dentro l'olio e l'aceto fino a ridurre il tutto in salsa, dosi assolutamente ad occhio, dovete ottenere un dressing che condisca bene il radicchio.



Ed eccola vostra insalata di radicchio in salsa d'acciughe.




martedì 5 marzo 2013

Strawberry milk - in loving memory..

...  di Serena che ci ha lasciato improvvisamente.. troppo presto.

A lei sarebbe piaciuto questo divertissement.. lei che aveva sperimentato tutti i curd possibili ed immaginabili..



Strawberry milk

1 tazza di fragole tagliate
1/2 tazza di zucchero
1 tazza d'acqua
latte

In un pentolino portare a bollore le fragole, con l'acqua e lo zucchero. Far bollire per una decina di minuti. Filtrare.


Ed ecco pronto lo strawberry syrup.

In un bicchiere versate  3-4 cucchiai di sciroppo e il latte ed ecco a voi lo strawberry milk.

Lo avevo visto sugli scaffali del Tesco nel nostra vacanza- scambio casa a Barnstaple nel Devonshire.. mi era tornato in mente una mattina di qualche settimana fa andando a lavoro... in macchina da sola, in silenzio o con la musica che mi piace di più .. è il momento migliore per pensare .. venerdì, mentre insieme alle amiche di Coquinaria speravamo e "pregavamo" perchè Serena si riprendesse, ho comprato le fragole, una primizia, una cosa che non faccio mai, lo strawberry milk sempre in testa...

...Serena non ce l'ha fatta, l'emorragia cerebrale che l'aveva colpita ha spento per sempre la sua vita... ma Serena vivrà nel corpo delle 21 persone che hanno ricevuto in dono una parte di lei... nei nostri ricordi e nei nostri cuori.. nel cuore adesso straziato dal dolore del suo Coredemamma, il suo splendido Jacopo...a cui solo il tempo può donare un po' di sollievo..

Strawberry milk
in loving memory of Serena...

lunedì 18 febbraio 2013

Da principessa a regina -Classic Victoria sponge cake


Erano mesi che avevo deciso la mia torta di compleanno: la Prinsesstarte. Un capolavoro di semplicità ed eleganza (pare) amato dalle tre principesse di Svezia degli inizi del secolo scorso... e che io amo molto anche nella versione Ikea (no, no, non va montata.. è in vendita pronta al self service o surgelata alla Bottega Svedese)

Mia mamma decide di invitarmi a pranzo per festeggiare, ieri, io mi offro subito di portare la torta, la prinsess di cui sopra..poi.."adesso faccio il pan di spagna" venerdì pomeriggio ..."Va be dai lo faccio adesso" sabato mattina... "adesso lo devo proprio fare" sabato pomeriggio...
Bene adesso che è domenica mattina e la torta dovrebbe riposare un giorno in frigo e  noi dobbiamo mangiarla a pranzo.. che torta faccio?

Ma la Victoria sponge cake!! Volevo trattarmi da principessa ed invece sarò regina!!!

E poi come dire da un amore (la Svezia) alla passione di una vita (il Regno Unito): La Victoria sponge cake è una classica torta inglese che, si dice, fosse la preferita per il tea delle 5 della Regina Vittoria.

Classic Victoria sponge cake

Ingredienti:

farina 180 g
burro 180 g
zucchero 180 g
uova 3
estratto di vaniglia
un cucchiaino colmo di lievito chimico

Montare il burro, che avrete tirato fuori dal frigo per tempo in modo che sia molto morbido, con lo zucchero fino a che sarà chiaro e soffice. Unite le uova una alla volta, sbattendole un attimo prima di versarle nella crema di burro.
Se il composto si coagula aggiungete una cucchiaiata di farina e mescolate ancora.

Aggiungete molto lentamente la farina mescolata con il lievito e setacciata, 1 cucchiaio alla volta.
Nel frattempo avrete scaldato il forno a 180° e imburrato uno stampo da torta da 22 cm, la ricetta parlava di 2 stampi da 18 per avere i due strati già separati, come da abitudine nei paesi anglosassoni, io preferisco cuocere una torta sola e poi tagliarla. Io metto di solito sul fondo della teglia imburrata una cerchio di carta forno ritagliata a misura e a sua volta imburrata, così non ho problemi al momento di sformarle.
Cuocete la torta per 25 minuti circa, regolatevi sempre secondo il vostro forno.

Sformate la torta quando si sarà già un po' intiepidita, finitila di raffreddare su  una gratella, quando sarà completamente fredda tagliatela a metà e farcitela con uno strato di marmellata di fragole o lamponi o se come me ne avete poche di entrambi mesolatele e usatele assieme e uno strato abbondante di panna montata.


Spolveriziamo con zucchero a velo e...



 BUON COMPLEANNO A MEEEE!!!



Chi ne prende una fetta?